I film di famiglia
剧情简介
Trent'anni senza Luigi Nono, eppure ancora molto ci parla di lui. A partire dal documentario sugli anni 1959-1974, realizzato dalla figlia Serena Nono, dal titolo I film di famiglia, presentato nel 2018 al Biografilm festival e reso disponibile gratuitamente dalla fondazione a lui dedicata, per dieci giorni a partire dall'8 maggio scorso (avete quindi ancora tempo per vederlo).... (展开全部)
Trent'anni senza Luigi Nono, eppure ancora molto ci parla di lui. A partire dal documentario sugli anni 1959-1974, realizzato dalla figlia Serena Nono, dal titolo I film di famiglia, presentato nel 2018 al Biografilm festival e reso disponibile gratuitamente dalla fondazione a lui dedicata, per dieci giorni a partire dall'8 maggio scorso (avete quindi ancora tempo per vederlo).
Si tratta di un prezioso racconto di 72 minuti costruito a partire dai film in 8 mm e super 8 girati da Luigi Nono e Nuria Schoenberg Nono (le riprese iniziali sono invece di Rina, la sorella di Nono), che ripercorre la vita privata, con le partite di ping pong in giardino e il tempo dedicato alla famiglia, l'esperienza artistica di uno dei più grandi compositori del Novecento, di un coltissimo innovatore, e l'impegno politico vissuto sempre come sincero e profondo atto di responsabilità nei confronti della giustizia sociale, da Venezia ai viaggi in URSS e in Sud America (Venezuela, Perù, Argentina, Cile e Cuba), proponendo frammenti di quotidianità e audio in cui Nono stesso registra prove, riflette e condivide visioni, progetti, pensieri sulla musica, sulla società e sulla politica. Nel film appaiono anche amici e collaboratori - tra i quali Massimo Mila, Giuliano Scabia, Yevgeny Yevtushenko, i membri del The Living Theatre, Claudio Abbado, Yuri Liubimov, gli Inti-Illimani - e possiamo ritrovare le tracce dei suoi primi anni di lavoro e delle opere più significative degli anni che vanno dal 1959 al 1974: La fabbrica illuminata, A floresta e jovem e cheja de vida, Como un ola de fuerza y luz, Y entonces comprendiò, Al gran sole carico d’amore (opera con la regia di Yuri Liubimov).
"È stato spesso accusato di rovinare la sua musica con l’impegno politico - ha spiegato Serena Nono, in occasione della presentazione del documentario al festival di Bologna - e in quegli anni fu anche poco eseguito in alcuni Paesi e attaccato da molti critici nell'ambiente musicale per motivi politici. Penso invece che, vedendo questo documentario, si possa capire come e perché tale impegno politico fosse inscindibile dalla ricerca artistica, e come la ricerca artistica fosse una necessità per Nono".